L'infanzia in una famiglia della borghesia triestina, la scuola, i viaggi, la guerra in Africa, la prigionia e il rientro. Un attivo imprenditore, che ha condotto una fattoria in Kenia negli anni Cinquanta e lì si è sposato e ha avuto un figlio, redige un affresco corale, con molti personaggi della nobiltà internazionale. La passione per la pittura e il giardinaggio completano i suoi ricordi di vita.
Un restauratore di opere d'arte inizia a lavorare in varie città del Nord Italia: all'aumentare degli impegni corrisponde un sempre più delicato equilibrio familiare, destinato a trasformarsi in una violenta separazione. Crea una nuova società con cui consolida la propria attività di lavoro e intreccia una serie di rapporti sentimentali che non riescono a restituirgli la serenità.
Attraverso un dialogo immaginario con il padre scomparso, un'insegnante di musica in pensione rievoca ricordi d'infanzia, legati al periodo della seconda guerra mondiale e vissuti da sfollata in paesi della provincia di Rieti.
A distanza di cinquant'anni un pensionato veneto ricorda gli anni della sua adolescenza e giovinezza trascorsi presso i Padri Somaschi, fino alla professione dei voti che però dura solo un anno. Segue il distacco definitivo dopo aver studiato presso di loro ed essersi formato e il disagio per il reinserimento sociale e lavorativo. Di quel periodo ricorda anche i mesi del servizio militare, prima ad Arezzo e poi in provincia di Udine, trascorsi con gli amici commilitoni tra uscite, marce, turni di plotone e campi estivi per le esercitazioni.
"Carnet de voyage" nel quale si alternano disegni e parole, a raccontare un viaggio "più sentimentale che razionale" - come lo definisce lo stesso autore - da Torino fino al cuore della Francia. Dopo un paio di giorni trascorsi nel suolo italiano, l'autore e sua moglie raggiungono poi le Alpi, la Provenza, il Perigord, Bordeaux e l'Ile de Re. Ultima tappa, nonché meta principale del viaggio, l'immancabile e suggestiva Parigi.