Un uomo nato all'inizio degli anni Venti in una famiglia di braccianti scrive la propria autobiografia. La sua infanzia è segnata dalla povertà e dal lavoro, la giovinezza dalla chiamata alle armi durante la Seconda guerra mondiale, quando presta servizio prima in Grecia e poi in un campo di prigionia del maceratese. Nel dopoguerra si sposa e diventa padre, trovando anche la stabilità lavorativa. Nel suo racconto, anche i viaggi compiuti in Sudafrica per visitare la sorella, trasferitasi a Johannesburg dopo il matrimonio.
Promemoria sui miei viaggi e dimora in Africa e America principiando il 1° dell'anno 1903 in avanti
Giuseppe Crestani
All'inizio del Novecento, un veneto emigra prima in Argentina - dov'era già stato un decennio prima - e poi in Africa, approdando in Congo dopo un breve periodo trascorso in Sudafrica. Nei quasi due anni di lontananza da casa svolge diversi lavori e seppur spesso in ristrettezze economiche - aggravate dalle frequenti malattie - riesce a inviare denaro alla famiglia rimasta in Italia. Accanto alle vicende personali, nel suo racconto dà grande spazio alla descrizione dei luoghi e dei popoli coi quali viene in contatto.