Alcuni amici,subito dopo la firma dell'armistizio, decidono di imboscarsi, pur di sfuggire al servizio di lavoro tedesco. Zaini in spalla, vagabondano per i sentieri del Gran Sasso, sino a quando, vinti dalla fatica e certi dello scampato pericolo, tornano a casa.
Un collage di ricordi: la scuola in un paese di montagna, i diversi lavori nel tentativo di raggiungere la sicurezza economica, le brevi gite con la numerosa famiglia. Su tutto domina l'estro dell'inventore, dell'uomo che progetta nuove giochi per i figli e tenta di trovare un finanziatore, che creda in lui.
Un'insegnante in pensione ricorda l'infanzia serena, la paura della guerra, l'attesa per i regali nella notte di Santa Lucia: il passato è sempre vivo nel suo cuore.
Un pensionato rievoca la propria vita segnata da un'infanzia di sacrifici e dalla guerra: sul fronte russo vive la disfatta dell'armata italiana sul Don, la deportazione in Germania e, da civile, la dura prova dell'emigrazione e del lavoro in miniera. La possibilità di vivere in Italia e la formazione di una famiglia propria, lo renderanno soddisfatto di sè.
Nelle lettere al fidanzato un'insegnante elementare racconta le difficoltà, che periodicamente affronta, per rientrare a casa dalle disagiate sedi dell'Appennino romagnolo: informazioni sui mezzi, ma anche un po' di malinconia per la lontananza da lui e dai famigliari.