Un Militante Sindacale nel Petrolchimico di Brindisi
Francesco Calvelli
Dalla campagna, all'età di 18 anni, l'autore viene assunto alla PLYMER. Da una visita medica risulta malato di tubercolosi. Date le sue condizioni fisiche, passa a lavorare nel laboratorio di analisi. Si impegna nel sindacato della CGIL. Fa parte del Comitato direttivo provinciale della CCdL e nel 1966 diviene delegato al Congresso Nazionale della CGIL. In fabbrica, grazie al suo impegno sindacale, crea la figura del delegato della sicurezza sociale. Da' avvio alla realizzazione del C.U.P.S. (Centro Unitario dei Patronati Sindacali). è attivo anche nel sindacato della FILCEA.
Un marocchino, in Italia da una ventina d'anni, racconta la sua vita a partire dall'infanzia. La sua esperienza italiana è ricca di difficoltà e dopo qualche tempo viene rimpatriato. Tornato una seconda volta, deve affrontare ancora problemi, ma non si arrende, nemmeno di fronte alle conseguenze di un infortunio sul lavoro che complica la sua situazione occupazionale.
Un piemontese che si è trasferito in Etiopia per lavoro con la famiglia è fatto prigioniero civile dagli inglesi nel 1942 e condotto in un campo di prigionia in Kenya fin dopo la fine della guerra. Tiene un diario di quegli anni in un campo dove le condizioni materiali erano accettabili ma la lontananza dalla famiglia è molto dolorosa.
Nel periodo dell'emergenza legata al COVID-19 una donna, impiegata in un call center, scrive raccontando le difficoltà del suo percorso di lavoro e lo stress causatole dai ritmi sempre più pressanti dell'attività lavorativa.