Memoria autobiografica di un docente universitario, nato e cresciuto in un'agiata famiglia contadina del ravennate: i lavori agricoli, le tradizioni culinarie, l'importanza degli animali da cortile nell'economia domestica e la scelta di continuare gli studi. Sullo sfondo, il cambiamento dell'economia agricola e il movimento studentesco.
Il ricordo del Sessantotto a Roma: laureanda in lettere e proveniente dalla provincia di Oristano, teme di perdere la borsa di studio se non riesce a superare l'ultimo esame. L'improvvisa occupazione dell'università mette in crisi anni di studio e rinunce, allo stesso tempo è l'occasione per confrontarsi con le tradizioni della propria terra.
Un professore universitario in pensione scrive la storia della sua vita partendo dai suoi studi di ingegnere e di ricercatore a Roma, allievo di famosi maestre. Per trent'anni è stato dirigente dell'Eni di E. Mattei, ha lavorato all'estero collaborando a progetti Nato e Unesco, ha insegnato al Politecnico.
L'autrice è una ragazza fiorentina che grazie a capacità e determinazione riesce a terminare gli studi e a raggiungere un'affermazione nel campo del lavoro. Le pagine della sua autobiografia raccontano una vita molto intensa, piena di eventi e impegni, emozioni con risvolti anche dolorosi come quello della crisi coniugale che le provoca sofferenza e la spinge ad entrare in un doloroso percorso di analisi. Ampio spazio è dedicato alla vita del figlio e al ricordo di tutti gli eventi storici e politici, di tutti i fenomeni sociali e culturali dei vari decenni che attraversa.