Una casalinga siciliana segue il marito in Libia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, la prigionia di lui e il vacillare delle certezze che fino ad allora avevano accompagnato un'esistenza borghese, la costringeranno ad affrontare tanti pericoli che, alla fine, faranno di lei una donna.
Estremi cronologici
1909
-1985
Tempo della scrittura
1985
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 1
Fotografie
Autobiografia famigliare, dai nonni ai nipoti: la memoria di un'insegnante che, al racconto dei fatti, aggiunge il colore di usi e costumi della sua regione, dove modernità e arcaicismo convivono sullo sfondo di una società colta.
Nella memoria di un'insegnante in pensione, gli anni di lavoro nelle sedi disagiate della Calabria e il contemporaneo studio universitario per conseguire la laurea in Pedagogia. Ambienti degradati, difficoltà di comprensione linguistica e qualche diffidenza verso la maestra ferrarese, nulla tolgono al fascino di una terra e delle sue tradizioni.
Un epistolario, che è dialogo quotidiano, tra due innamorati che vivono in città diverse e distanti nei primi anni '50 del '900 e che di quegli anni fornisce un interessante spaccato culturale, sociale, di costume. Lui, bel ragazzo dagli studi incompiuti e con un passato segnato dalla sua militanza nella Repubblica di Salò, lei, spirito indipendente, laureata, appartenente ad una famiglia molto ricca e importante con un padre che non vede di buon occhio la relazione e con il quale ha già rapporti molto difficili; insieme vogliono costruire il loro futuro, malgrado le difficoltà di ordine economico e sociale, e si impegnano e combattono per realizzare il loro...