Un improvviso malore costringe una donna ad interrompere una vacanza a casa della figlia. Le analisi seguenti diagnosticano una grave malattia, che costringerà la donna a sottoporsi a pesanti cure e ad una lunga convalescenza. Durante questo periodo raccoglie alcuni ricordi di gioventù su dei fogli sparsi, rivolgendo particolare attenzione alle vicende che coinvolgono Trieste, durante e subito dopo la fine dalla Seconda guerra mondiale. Il racconto è ogni tanto interrotto dal pensiero della malattia che la affligge.
L'uccisione del nonno di Adriana da parte dei partigiani titini nel periodo dell'occupazione slava di Gorizia segna dolorosamente le vicende dell'intera famiglia. La donna, non ancora nata al momento della morte dell'uomo, ripercorre insieme alla propria la vita della madre e della nonna, scrivendo un testo in terza persona.
C'era una volta Fiume. Storia di una città e di una famiglia
Harry Bursich
Un uomo nato a Fiume nell'immediato dopoguerra lascia la propria città natale insieme alla famiglia all'età di quattro anni. In una memoria che mescola storia personale, familiare e generale, l'esperienza dell'esilio e la nuova vita in Italia chiudono un racconto iniziato dalle vecchie generazioni.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1910-1915
Fine presunta: 1950-1959
Una donna racconta i suoi ottant'anni di vita. Il periodo della Seconda guerra mondiale, vissuta da bambina, poi gli anni della formazione e il matrimonio. Al seguito del marito, medico e ricercatore, emigra prima in Francia e Svizzera e poi negli Stati Uniti, dove la famiglia si stabilisce negli anni Sessanta e dove crescono i suoi figli. La coppia rientra in Italia sul finire degli anni Ottanta, conducendo una vita attiva ricca di interessi e di viaggi.