Lo sfogo di un funzionario statale sofferente di turbamenti psichici causati dalla mancanza di affetto materno: ultimo di quattro figli, nato da un matrimonio di convenienza, ha dovuto sopportare l'indifferenza dei genitori e lavorare fin da piccolo per mantenersi agli studi.
Una casalinga napoletana trapiantata in Sardegna si racconta in modo brioso e allegro descrivendo con ironia l'indole partenopea dei suoi famigliari, la fallimentare esperienza scolastica, il positivo approccio con il mondo del lavoro, fino all'improvviso e affrettato fidanzamento con un ragazzo sardo.
L'indifferenza dei genitori, in lite tra loro, la sistemazione in istituzioni per bambini poveri e abbandonati e il lavoro a dieci anni, nella memoria di un imprenditore artigiano che ha superato il trauma di un'infanzia segnata dalla miseria e dalla violenza, grazie alla decisione di entrare in marina e all'incontro con la sua futura moglie.