"Un caleidoscopio di piccoli avvenimenti": così una donna amante della filosofia definisce il suo diario dove saltuariamente vengono annotati frammenti di vita familiare e paesana che tratteggiano un preciso contesto sociale e un grande amore per la sua terra di Sicilia.
Una pensionata ricorda l'infanzia trascorsa con la sorella in collegio e l'adolescenza durante la seconda guerra mondiale tra povertà e voglia di vivere.
L'improvviso passaggio verso la maturità, è segnato, nella memoria di un pensionato milanese, dall'adesione al movimento partigiano e dalla deportazione in Germania. Sfuggito alla condanna a morte perchè ancora adolescente, vive l'incubo del lavoro forzato, dell'abbruttimento fisico e morale. Poi, con due compagni, la rischiosa fuga verso il confine con l'Italia, dove torna ancora diciassettenne ma già uomo.
Una sera, un uomo racconta una favola a suo figlio in cameretta prima di dormire. Il racconto parla del futuro, un futuro che vede un pianeta inquinato, malato, dove la vita è molto diversa dalla normalità. Tutto viene fatto a distanza, i rapporti sono virtuali, proprio perchè non si può entrare in contatto con nessuno per evitare contagi. Neanche i bambini possono più giocare tra di loro. L'intento del padre con questa favola è quello di insegnare al figlio l'importanza di trattare con cura il pianeta, di non essere egoisti, ma di capire quanto è bello essere liberi di uscire, correre, giocare, abbracciare.