Con la morte della mamma e la guerra l'adolescenza di Luisa è molto dura. Si sposa e ad ha un figlio ma la sua quotidianità resta difficile. Si sposta da un lavoro all'altro. In pensione si impegna nel volontariato.
Una coppia convivente, lei quarantaseienne, decide di adottare un figlio. L'iter da seguire è pieno di ostacoli: nozze, finanze, psicologi, associazioni, documenti, salute di entrambi. Alla fine del percorso durato quattro anni c'è l'assegnazione di una bambina indiana di quasi otto anni. L'autrice scrive questa memoria per lei.
Una ragazza racconta il doloroso percorso verso un'interruzione di gravidanza che cerca di evitare con tutte le sue forze, prima di arrendersi a una scelta per lei molto pesante e sofferta.
Una donna racconta la sua vita difficile, iniziata nel 1990 in Brasile. La madre non si prende cura di lei e dei suoi tre fratelli, che finiscono in un istituto; a sette anni viene adottata insieme alla sorella da una coppia che vive a Milano e che la fa crescere in un ambiente amorevole e sano. Nei primi anni in Italia pur scontrandosi con difficoltà di inserimento in un Paese dove non mancano razzismo e pregiudizi, si trova bene. Frequenta la scuola con profitto ed eccelle nelle attività sportive, ma in terza liceo qualcosa si rompe e si ammala. Inizia per lei un percorso complicatissimo, che tra pochi alti e numerosi bassi giunge fino al presente. Il sost...