Un maggiore della guardia di finanza, si trova nel 1944 a Lucca durante il passaggio del fronte. Continua il suo lavoro d'ufficio, ma vive i disagi della guerra: i bombardamenti, la scarsità di cibo, la mancanza di notizie da casa. Annota e commenta le distruzioni, le razzie, le ritorsioni dell'esercito tedesco in ritirata. Riesce finalmente a tornare a Roma con mezzi di fortuna il 15 ottobre 1944.
Una vita contrassegnata da forti valori etici e professionali, è quella che racconta un maresciallo della Guardia di Finanza siciliano: la partecipazione alla guerra, il fronte libico, l'ingresso nell'Arma. Poi il trasferimento al Nord e il rientro in Sicilia, dove dedica gli ultimi anni di lavoro al nucleo di polizia tributaria.
Un finanziere materano durante la Seconda guerra mondiale viene inviato prima in Libia e successivamente sul fronte slavo, dove si trova al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Rientrato in Italia, presta servizio a Fiume (Croazia), dove conosce una ragazza con la quale si sposa sul finire della guerra.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1925-1930
Fine presunta: 1947-1948