L'autrice nasce a Catania nel 1938 da una famiglia borghese. Appena diplomata si sposa con Vito dopo la classica "fuitina" e con lui ha quattro figli. Il matrimonio entra in crisi mentre l'autrice inizia a lavorare ottenendo un discreto successo come rappresentante di libri. Dopo la morte di un figlio e mentre si susseguono separazioni e riconciliazioni con il marito si dedica al volontariato e alla meditazione trascendentale per ritrovare un po' di serenità.
Nel novembre del 1986 muore Marianna, moglie amatissima e nel dicembre dello stesso anno Emanuele inizia a scrivere la sua memoria, dal titolo significativo, nella quale ripercorre la sua intera e ricca esistenza. La nascita a New York e l'immediato rientro della sua famiglia in Sicilia, la scuola, l'infanzia e l'adolescenza vissute dignitosamente ma con la necessità di lavorare fin da piccoli; poi la guerra, il servizio militare, mal sopportato, in Africa ed il dopoguerra in Sicilia quando sviluppa le sue capacità di commerciante; infine l'incontro con il grande amore ed il "ritorno" a New York dove, con grande impegno e sacrificio, realizzerà i suoi sogni.
Un commerciante siciliano in pensione, cieco da anni, detta alla nipote la sua autobiografia in cui racconta l'infanzia vissuta in campagna, i lavori nei campi e i primi passi da rivenditore di prodotti locali. Dopo il matrimonio per "fuitina" gli affari prosperano e gli consentono di ingrandire l'attività. Il diabete gli rovina la vista fino alla cecità.