Il diario di guerra 1917-18 del tenente Romualdo Cardarelli
Romualdo Cardarelli
Dal Friuli all'altopiano di Asiago, due anni in prima linea di un ufficiale toscano raccontati in un diario quasi giornaliero. Le licenze sono poche e brevi, la posta non sempre porta buone notizie. Annota i giorni di tregua, i rapporti con i commilitoni, le bellezze dei luoghi, ma soprattutto le battaglie, i pericoli, gli spostamenti continui, fino alla ritirata di Caporetto e alla successiva riscossa, fino alla vittoria finale.
La parabola esistenziale di un siciliano, sempre in bilico tra aspirazioni letterarie e la ricerca di una stabilità affettiva e lavorativa, che da Bologna, dove lavora come antiquario, si trasferisce in Australia: si sposa, continua l'attività iniziata in Italia e, ancora animato da forti passioni politiche e religiose, raggiunge l'"equilibrio interiore" a lungo inseguito.
"Sono un vecchio militante che ha vissuto momenti brutti e belli nell'impegno attivo nel Partito e nel sindacato [...]". Così scrive Sergio in una pagina dei suoi diari che ci parlano esattamente di questo, di un uomo appassionato che ha una fede incrollabile negli ideali per i quali ha vissuto e combattuto e che, grazie anche ad un certosino lavoro di quotidiana raccolta di articoli di giornale, quasi esclusivamente dell'Unità, ci dà "il polso" del modo di pensare e di sentire degli appartenenti ad una precisa parte politica del nostro paese, in un momento storico delicatissimo che si è rivelato portatore di cambiamenti radicali nella società italiana.