La donna bifronte: mezzo secolo di memorie allo specchio
Ornella Angeloni
Un confronto fra generazioni: quella dei nonni e quella dell'Autrice, con la guerra vissuta da infermiera sul fronte e poi la vita quotidiana, l'incontro con l'amore e la maternità.
Una dama della Croce rossa descrive la guerra vista con l'occhio di chi sta vicino ai feriti sulle navi ospedale: il coraggio delle crocerossine, il terrore delle popolazioni per i bombardamenti, i massacri di civili innocenti.
Un'allieva del Collegio Poggio Imperiale di Firenze, dopo aver seguito un corso per Infermiera Volontaria della Croce rossa Italiana, viene arruolata nel Servizio Militare Femminile per l'assistenza i militari dei Gruppi di Combattimento italiani, e assegnata al Gruppo Cremona col rango di ufficiale. Le pagine del diario raccontano gli spostamenti al seguito dei soldati da Ravenna a Torino, nelle ultime fasi della guerra, nel 1945. Alla fine del conflitto continua la sua opera a Torino fino allo scioglimento del gruppo.
L'autrice, ispettrice provinciale della Croce Rossa di Bolzano, si offre come volontaria per prestare servizio nel Contingente di pace in Libano, dopo le stragi di Sabra e Shatila. Assieme ad altre nove crocerossine, di cui lei è la capogruppo, presta servizio per circa cento giorni nell'Ospedale di campo allestito dall'Esercito italiano per aiutare la popolazione locale.