Il viaggio nel continente, da Napoli a Parigi, è l'iniziazione all'età adulta per un giovane possidente di recente nobiltà, partito dalla Sicilia borbonica. Nelle lettere al fratello Nino impartisce comandi per l'amministrazione del suo patrimonio, oltre che chiedere soldi per proseguire il viaggio e sostenere il fidanzamento con una piccolo-borghese di Francoforte, da cui finirà per fuggire.
Ricche di termini dialettali, le lettere dal fronte che un agricoltore invia alla moglie, con la speranza di poter riabbracciare lei e il figlio. Non c'è nessuna notizia di guerra a causa della censura ma tanti consigli che l'uomo dà alla donna su come gestire la terra, aumentare il raccolto, pagare i debiti accumulati.
Un militare di carriera annota gli spostamenti durante la Grande guerra, in Africa e poi in trincea lungo l'Isonzo. Scrive tra le raffiche di proiettili e le granate nemiche, sotto la pioggia e in condizioni avverse. In allegato una mappa della zona del Carso, alcuni libri dei conti, foto dell'epoca, attestati e onoreficenze ricevuti per le sue azioni, e libretti che attestano il suo impegno in qualità di presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra, della sezione di Arezzo, con le numerose adunanze nelle piazze e teatri della provincia.