"Lavoro o frustrazioni?". Un bambino sardo è costretto, per sfuggire alle "grinfie" della matrigna, ad entrare nel mondo del lavoro nero dove, a causa di un incidente, resterà mutilato. Confidando nella giustizia sociale, condurrà una lunga lotta in difesa dei diritti degli invalidi.
Il testo ripercorre tutta la vita dell'autore, partendo dai racconti del padre prima ancora della sua nascita, fino agli anni 2000. Il racconto è pervaso da un realismo disarmante nella narrazione delle vicissitudini della famiglia Passaro, con la descrizione minuziosa e dettagliata dei luoghi, delle persone e delle emozioni vissute.
Un uomo ripercorre la sua vita a partire dall'infanzia, ricordando sia i momenti belli sia le difficoltà che ha dovuto affrontare fin da piccolo. Le questioni familiari e lavorative, l'impegno politico, le relazioni personali e il percorso su se stesso sono i temi principali della sua narrazione.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1943-1945
Fine presunta: 2013-2019
L'autore ricorda un episodio della sua giovinezza: conosce un giovane iugoslavo che gli racconta della guerra civile e di come abbia perso le dita della mano destra. Sarà lui che gli salverà la vita in un grave incidente sul lavoro.
Com'era verde la mia valle. Racconti e ricordi di un nonno bis
Guido Benvenuti
Un piemontese nato e vissuto sempre in provincia di Torino racconta la sua vita a partire dall'infanzia. Bambino negli anni del secondo conflitto mondiale - di cui ricorda alcuni episodi - nel dopoguerra inizia a lavorare come operaio. Sposatosi e divenuto padre, si dedica con amore alla famiglia, coltiva interessi per la musica e il cinema e compie un percorso religioso di fede, studio e servizio.