"Sia maledetta l'Algeria e coloro i quali ci hanno fatto soffrire!" Si apre così il particolareggiato diario dei 36 mesi di sofferenza e di torture di un giovane militare italiano, internato in un campo di prigionia africano.
La vita avventurosa di un fiorentino giramondo: a un anno della sua nascita i genitori si separano; succesivamente la madre si risposa e lui rimane abbandonato al suo destino. Scappa in Francia e si arruola nella "legione straniera", scappa anche da questa e si da al pugilato, mietendo successi in tutta Europa, infine, lasciandosi convincere dalla moglie, s'impiega come interprete presso una banca.
Gli anni caldi e turbolenti di un siciliano finito involontariamente nella legione straniera e portato a combattere nell'Indocina francese, raccontati con la tecnica succinta di un soggetto cinematografico.
Breve autobiografia di un agricoltore in pensione che passa attraverso l'esperienza della miniera di ferro in Cecoslovacchia e della legione straniera in Marocco, sino al sempre più forte interesse per la pratica ipnotica. Alle violenze paterne e alla dura vita di legionario in Africa, subentrano gli anni più sereni del rientro e della soddisfacente attività di viticoltore.
Dopo un'infanzia segnata dalla miseria e da un duro lavoro come pastorello, per avere un'occupazione emigra in Francia, dove si vede costretto ad arruolarsi nella Legione Straniera. Inviato nel 1953 in Indocina per contrastare il movimento di Liberazione guidato da Ho Chi Minh, dopo la battaglia di Dien Bien Phu e la sconfitta dei francesi rientra alla base: torna in Italia dopo poco. Si trasferisce a Milano dove trova lavoro come cuoco e dove si forma una famiglia.