Un'adolescenza riletta attraverso l'amore verso la propria città e le sue tradizioni: le festività religiose, i piatti tipici, l'interesse per la scuola, la passione per i cantanti degli anni Sessanta: un ritratto sottilmente malinconico della propria gioventù.
Un bracciante agricolo calabrese ripercorre la storia della sua vita dall'infanzia, segnata dal turbolento rapporto con il padre, nel difficile contesto del dopoguerra nelle campagne del Sud. Nel racconto i primi lavori minorili, il distacco dal primo amore, l'emigrazione, le dure condizioni di lavoro e lo sfruttamento dei braccianti. Una seconda parte racconta la vita militare dalla chiamata in servizio all'incorporazione al Primo Reggimento Genieri Pionieri di Trento.
Dopo l'8 settembre 1943, a diciassette anni, l'autore si trova orfano dei genitori, catturati dai tedeschi. Braccato dai tedeschi in quanto ebreo, con il fratello ed alcuni amici traversa l'Italia da Genova sino alle linee degli alleati in cerca di salvezza. Il viaggio è compiuto parte in treno fino a Pescara poi con mezzi di fortuna e soprattutto a piedi. Il fratello ritorna a casa preoccupato per la sorte dei genitori mentre gli altri proseguono, attraversano il fronte e si uniscono agli Alleati. Alla fine della guerra rientra a Genova, dove scopre di aver perso beni e che i genitori sono stati uccisi ad Auschwitz.
Un siciliano emigrato in Olanda racconta attraverso gli appunti quasi quotidiani venti anni di vita in un paese straniero. Descrive le sue giornate, le vicende familiari, i numerosi viaggi e i legami ancora forti la terra d'origine, che ritrova in occasione delle vacanze. Nel corso degli anni descrive anche avvenimenti importanti che hanno interessato le cronache nazionali e mondiali come la Guerra del Golfo e gli attentati in cui hanno perso la vita i giudici Falcone e Borsellino.