Un giovane marinaio imbarcato sulla "Amalfi" partecipa alla conquista di Rodi e all'impresa dei Dardanelli durante la guerra italo-turca. Dal 1912 al 1914 scrive un diario descrivendo battaglie, scontri tra navi, e osservando gli usi e i costumi di gente straniera, e il paesaggio circostante. La navigazione, fitta di esercitazioni, continua anche al termine del conflitto.
Carlo Marchetti di Montestrutto, ufficiale dell'esercito piemontese, fa parte del corpo di spedizione che Cavour inviò in Crimea nel 1855 e da qui scrive alla famiglia ed al fratello Alessandro raccontando la sua quotidianità per quel che riguarda i luoghi, il cibo, la salute ed anche le operazioni militari; egli si informa sulla vita familiare e fa considerazioni circa la situazione politica. Queste lettere, il lingua italiana, costituiscono una parte minima del corposo epistolario formato, fondamentalmente, dalla corrispondenza con la moglie, Erminia Plaafnet sposata nel 1865, in cui è usata la lingua francese.