In un testo che è insieme diario e testamento l'autore dispensa agli otto figli consigli di vita e accorgimenti pratico-tecnici dei mestieri di erboraio e uccellatore. Emerge la sua puntigliosa dovizia e l'attenzione al risparmio economico.
Estremi cronologici
1889
-1895
Tempo della scrittura
1889
-1895
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Testamento
Memoria
libro di conti
libro di mestiere
consigli
Un medico toscano racconta i suoi viaggi in America Latina in autobus, treno e autostop. Incontra persone del luogo, visita città, paesi e villaggi osservando i paesaggi, ma soprattutto è attratto dalla vita quotidiana della gente del posto.
In crisi depressiva, un'impiegata veneziana ricostruisce - con ricerche d'archivio - la vita della nonna e della madre: esistenze segnate dalla miseria, da falliti tentativi di emigrazione, dalla fede in credenze e rituali popolari.
Un pensionato aretino ricorda i lunghi anni trascorsi in molte zone dell'Africa: geometra, fin dalla metà degli anni Cinquanta è impiegato in imprese edili, nella costruzione di strade e altre strutture. Nonostante le difficoltà di adattamento al clima e al ritmo lavorativo, l'incontro con questo continente e le sue tradizioni, resta un ricordo indelebile.
Nella memoria di una pensionata, che ha vissuto l'esperienza del distacco dal paese natale per lavorare in una fabbrica metalmeccanica, il ricordo nostalgico del mondo contadino e del ritmo di vita scandito dalle attività agricole.
L'autrice presenta questo viaggio nelle vicissitudini della sua genealogia come una personale necessità "Per recuperare la memoria storica della mia famiglia e mia"; e nel rievocare le vicende famigliari rievoca anche le piccole e grandi vicende che hanno caratterizzato la quotidianità del nostro popolo nel corso del Novecento.