Attraverso gli occhi e i sentimenti di un giovane cameriere arruolato nella divisione Gavinana di stanza in Etiopia, appaiono i paesaggi, le popolazioni, i compagni, i superiori, accomunati da un'avventura che è vera e propria "sospensione di vita" e "spreco" di tempo.
La moglie e i tre figli sono a Firenze, i genitori a Monopoli: inviato a combattere prima in Corsica, poi in Sardegna, un sottotenente di artiglieria fugge la realtà della guerra rifugiandosi nel ricordo nostalgico dei suoi cari - esposti, dopo l'8 settembre, al pericolo dei bombardamenti - e si preoccupa per la propria e la loro incolumità. In allegato, il relativo carteggio coi famigliari.
Un marinaio, dopo aver trascorso un lungo periodo a bordo di sommergibili, viene messo a riposo. Tornato a Firenze, inebriato dal sogno coloniale, parte per l'Africa dove lo sorprende lo scoppio della seconda guerra mondiale. Fatto prigioniero e deciso a non collaborare con gli inglesi, riabbraccerà infine la famiglia dopo otto lunghi anni.
Un vigile urbano, collaboratore saltuario di un agente di viaggio legato all'ex Pci, decide di lasciare il lavoro e di trasferirsi nell'isola caraibica di Cuba dove resterà per undici anni. Avrà modo di conoscere da vicino la situazione politica del paese, piegato dall'embargo americano, ma che mantiene, fra realtà e propaganda, uno speciale fascino.