Un novantenne di origini piemontesi, residente in Toscana, scrive la sua autobiografia abbracciando con eventi privati e pubblici tutto il Novecento. Dirigente capo alla Procura di Lucca, ha servito lo Stato come combattente regolare nell'esercito Regio, come partigiano e poi al servizio del Ministero di Giustizia, fino al pensionamento. Durante la sua vita si è dedicato ad attività di volontariato in associazioni militari, culturali e sociali.
Un uomo ricorda due episodi vissuti da ragazzino durante la Seconda guerra mondiale: un bombardamento alleato e un contrasto con un coetaneo al termine del conflitto.
Dal 1942 al 1945 - I miei primi tre anni di lavoro.
Romualdo Capecchi
La memoria tratta delle vicende quotidiane di un uomo dal 1942 al 1945. Ragazzo all'epoca dei fatti, impiegato nella scuola apprendisti dell'Ansaldo, ci racconta un'adolescenza vissuta tra bombardamenti, rastrellamenti, violenze e i primi segnali dell'organizzazione della Resistenza.
Nato in una famiglia antifascista, l'autore ricorda fin dall'infanzia gli avvenimenti che ha vissuto durante il fascismo e la successiva guerra: dagli anni della scuola alla partecipazione attiva alla resistenza.
La storia di un ragazzino, infatuato dal mito del "duce", che crescendo tra i patimenti ed i disagi della guerra, compie una maturazione che lo porterà a combatterlo nelle file dei partigiani.