I ricordi di un geometra in pensione: all'infanzia tranquilla trascorsa in una famiglia di origini contadine, subentra la guerra con la paura delle requisizioni e delle continue restrizioni. Gli anni del dopoguerra sono quelli della ricostruzione e del cambiamento: dopo aver lavorato per varie imprese come muratore, si diploma, inizia un'attività in proprio, quindi entra in una grossa cooperativa edile.
Da un paese della campagna romana un giovane manovale è inviato in Libia per il servizio militare: scoppiato il conflitto, è obbligato a rientrare nel proprio reparto. Da pensionato affida alla sua memoria il ricordo degli anni trascorsi tra la Libia, come sergente, e l'India come prigioniero degli inglesi. Rientrato a casa nell'agosto 1946, trova lavoro in un'impresa edile e assiste alla ricostruzione del dopoguerra.
"Noi uscimmo di collegio con la stola battesimale sul petto e la portammo con onore fino al matrimonio". In queste poche parole è riassunta l'intera giovinezza, nonché l'educazione, dell'autrice che, appartenente alla ricca borghesia, ci porterà, col suo diario, a percorrere buona parte del '900: sullo sfondo Firenze con tutta le grandi e piccole storie che, nel loro dipanarsi ed intrecciarsi, toccano la vita delle persone e della città.