La brillante carriera di un uomo passato attraverso il regime fascista, la guerra e la ricostruzione. Da contadino nella campagna umbra a prefetto in varie città, fino alla carriera al Viminale e a Palazzo Chigi, senza perdere il senso critico e sempre condannando la grigia burocrazia legata agli interessi di partito.
Un'insegnante in pensione scrive le sue memorie per i figli. La famiglia è originaria della Sardegna ma si trasferisce in Veneto per il lavoro del padre, magistrato antifascista che diventa presidente del CLN di Rovigo e prefetto, dove compie gli studi. Fondamentale per la sua formazione l'influenza di Francesco Viviani, suo insegnante e amico di famiglia, morto in un lager tedesco. Lei stessa collabora ad azioni della Resistenza. Si sposa ed ha tre figli. Consegue la laurea a settant'anni perché fu costretta ad abbandonare gli studi per esigenze di famiglia.
Un uomo appunta per decenni giornalmente in agendine annuali attività, spese e informazioni varie. Lettere - anche di autori diversi - e resoconti di viaggi completano la narrazione del suo quotidiano.
Un uomo scrive una memoria della propria vita e sua figlia integra il suo racconto con alcuni suoi ricordi. Nato e cresciuto in Sardegna nel 1920, è militare sul fronte occidentale al principio della Seconda guerra mondiale, dove presta poi servizio in Africa. Nel dopoguerra ha inizio la sua vita lavorativa, che lo porta a occupare ruoli importanti nelle istituzioni pubbliche e a lavorare al fianco di diversi ministri e del Presidente della Repubblica Antonio Segni. Viaggia molto, spostandosi sia per lavoro sia per motivi turistici, e la sua professione lo porta a vivere in diverse città italiane. Profondamente legato alla famiglia, è un marito e un padre am...