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Né carne né pesce

Annamaria Varga

L'autrice, nata nel 1942 a Fiume, giunge in Italia nel 1948. In un primo tempo viene ospitata in un centro profughi a Laterina (AR) mentre il padre, malato di tubercolosi, muore in seguito a un'operazione mentre la madre, sarta, lavora per mandare avanti la famiglia. Dalla provincia di Arezzo si sposta a Cremona, parla dei genitori, dei nonni, del fratello, della nostalgia della propria terra e della difficoltà di inserimento nella società italiana.
Estremi cronologici
1948 -1955
Tempo della scrittura
2015 -2016
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
75 p.
Collocazione
MP/17

[...] Vi racconto la mia storia

Bruno Fontanot

Sotto forma di lettera un istriano racconta la sua prigionia e il dopo il dopoguerra a Trieste, dove anche lui e la sua famiglia sono costretti a subire le conseguenze delle controversie fra Italia e Jugoslavia. Lavora molto, si costruisce una casa dopo il matrimonio, ma la deve abbandonare per i nuovi confini fissati dal trattato di Osimo. Ora è solo, la moglie è morta e riflette sul passato e sul presente di quelle terre contese.
Estremi cronologici
1944 -2004
Tempo della scrittura
2004 -2004
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 21
Collocazione
E/T2

La storia della mia vita

Mario Fragiacomo

Un novantenne scrive la propria autobiografia. Profugo istriano, si stabilisce in Friuli all'inizio degli anni Cinquanta e lavora prima sulle navi e poi in una centrale termoelettrica. Sindacalista, iscritto al PCI, si dedica alla politica fin da giovane, ricopre incarichi nell'amministrazione locale e si impegna anche a risolvere i problemi dei profughi. Sposato e padre di tre figli, è molto legato alla famiglia, coltiva numerosi interessi e da pensionato resta attivo nella vita pubblica e sindacale.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1931-1937
Fine presunta: 2020-2021
Tempo della scrittura
2018 -2021
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
48 p.
Collocazione
MP/22

Da una terra all'altra

Elsa Crevatin

L'autrice nasce a Salonicco da genitori italiani e lì frequenta le scuole. Allo scoppio della guerra, in conseguenza di un accordo fra Italia e Grecia, la famiglia è espulsa e si rifugia in Istria fino all'arrivo dei titini. Si rifugia poi a Trieste dove svolge diversi lavori fino al 1945, anno della liberazione e occupazione jugoslava, che racconta dettagliatamente. Dopo l'estate di quell'anno decide di riprendere gli studi e si trasferisce a Modena, mentre a Trieste prosegue il periodo di tumulti e manifestazioni per l'incertezza di quel confine che non viene ancora definito.
Estremi cronologici
1923 -1954
Tempo della scrittura
2011 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
129 p.
Collocazione
MP/14

Cherso cinque luglio 1945

Maria Vodarich

Un'esule istriana racconta gli anni dell'infanzia, quando con la famiglia lascia prima Cherso e poi Fiume e arriva in Italia, dove si sposta in diversi campi profughi presenti nella penisola.
Estremi cronologici
1945 -1962
Tempo della scrittura
2010 -2020
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
21 p.
Collocazione
MP/23

In viaggio verso la libertà. La tragedia dell'esodo istriano dalmata

Maria Grazia Martin

Una donna, nata in Italia in una famiglia di profughi istriani di cui racconta le vicissitudini, ricorda gli incontri con la nonna durante le vacanze estive, spiega l'importanza delle radici e condivide il suo amore per Pola, città visitata da adulta ma conosciuta fin da piccola attraverso i racconti dei propri cari.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1960-1962
Fine: 2022
Tempo della scrittura
2023 -2023
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
6 p.
Collocazione
MP/T3