Una donna racconta la propria infanzia vissuta in un quartiere di Genova negli anni Sessanta e ricorda con affetto e ammirazione don Andrea Gallo, sacerdote della sua parrocchia e figura importante della sua formazione.
Un uomo ricorda quando a nove anni va ad abitare al Villaggio Olimpico di Roma poco dopo la fine dei Giochi del 1960. Lo spirito olimpico è ancora nell'aria, il quartiere "racconta" gli atleti che ha ospitato e nella sua camera scopre che aveva soggiornato Abebe Bikila. Molti anni dopo ritrova lo stesso clima di compenetrazione tra contesto e persone quando prende parte come medico ai Giochi di Torino 2006 e alloggia al Villaggio olimpico di Sestriere.
Un uomo racconta la propria infanzia trascorsa in un quartiere popolare di Arezzo, al quale resta legato anche nel presente e che descrive con affetto.