Un pensionato nisseno ricorda gli anni dell'università, dell'Accademia navale a Livorno e della clandestinità, scelta per non aderire alla Repubblica sociale. Il rientro in Sicilia, la conclusione degli studi e la prospettiva di un futuro più sereno, completano una memoria di giovinezza rivissuta con serenità.
L'autobiografia di un pensionato marchigiano: desideroso di entrare nella Marina militare, non viene accettato a causa di una presunta malformazione cardiaca. Riesce ugualmente, dopo il diploma nautico, a entrare in compagnie di navigazione private, diventando direttore di macchina e viaggiando soprattutto nel Sud America. Conclude la sua carriera lavorativa come manager della General Motors svizzera.
Alla soglia dei novant'anni un ingegnere navale si mette a scrivere la storia della sua vita partendo dalla nascita e fanciullezza in Bulgaria per poi raccontare un'esistenza di lavoro. Apprendista a quattordici anni in Italia, rientra nella sua patria natale per studiare e lavorare, ma si laureerà a Genova a trentatre anni. La nostalgia di un passato lontano e il grande attaccamento al lavoro lo inducono a scrivere un'autobiografia tecnica, con minuziose descrizioni di macchinari tessili e industriali. Il racconto si interrompe però negli anni Cinquanta.