L'autore ricorda il siluramento e l'affondamento della nave Titania, sulla quale prestava servizio: lui e altri ventiquattro compagni furono salvati dal cacciatorpediniere Ascari.
Giovanissimo volontario in Marina, nel 1941 riesce a salvarsi dopo il siluramento dell'incrociatore Diaz. Promosso nostromo, è imbarcato nei M.A.S.. Dopo l'8 settembre 1943, dalla Sardegna è trasferito in Puglia dove partecipa, prima a rischiose missioni notturne, poi alla bonifica delle mine subacque. Fino al marzo del 1946 quando viene congedato con gli elogi dei superiori. Testo a cura di Giuseppe Casini.
La memoria di un pensionato veneto che, dopo gli studi in collegio e il diploma di tecnico agrario, affronta il servizio militare e poi è inviato sul fronte africano: combatte in Libia, in Egitto e, durante la ritirata, è fatto prigioniero in Tunisia dagli inglesi. Consegnato agli americani, approda in America, nei campi di lavoro: qui conosce nuove condizioni di vita e, accettato il ruolo di collaboratore, torna in Italia alla fine del 1945.
Un giovane marinaio imbarcato sulla "Amalfi" partecipa alla conquista di Rodi e all'impresa dei Dardanelli durante la guerra italo-turca. Dal 1912 al 1914 scrive un diario descrivendo battaglie, scontri tra navi, e osservando gli usi e i costumi di gente straniera, e il paesaggio circostante. La navigazione, fitta di esercitazioni, continua anche al termine del conflitto.
Nel corso della seconda guerra mondiale l'autore si trova a bordo della nave da guerra "Diana" diretta in Cirenaica quando questa viene silurata dagli inglesi e affonda. I pochi superstiti, fra cui l'autore, vengono salvati dopo un'avvistamento di aerei tedeschi.