Dal Seicento ad oggi, la storia di una famiglia raccontata a puntate, per soffermarsi poi sull'infanzia dell'autore e sugli eventi della seconda guerra mondiale che hanno contribuito a formare la sua personalità.
Una "madre e casalinga" friulana, laureata in lettere, rievoca tutte le tappe della propria esperienza di coppia: l'incontro nel 1920 con il fidanzato che torna ferito dalla prima guerra mondiale, il matrimonio che viene scandito dalla nascita di undici figli, la brillante carriera di lui nella magistratura, gli spostamenti per lavoro, i lutti famigliari fino a quello del 1970, che la separa per sempre dal suo compagno.
Dal Venezuela, dove si è trasferita nel 1948, una docente universitaria, di nobile famiglia, ha mandato il racconto della vita trascorsa tra battaglie civili, lotte e azioni antifasciste, Resistenza, fame e paura. Nel racconto appaiono parenti e amici fra i quali un eroico alpino e una donna partigiana. Due parentesi: all'inizio l'infanzia, alla fine l'emigrazione.
Un'attrice romana, alla morte del padre, entra nella casa vuota e trova una scatola con tutti i ricordi della madre: lettere, quaderni, foto, ritagli di giornale (lei frequentava i ragazzi di Via Panisperna). Tutti si riferiscono ai fratelli maschi, ma non a lei, che dopo il successo in televisione si perde in una relazione con un uomo che poi lascia dopo nove anni. Va ad abitare vicino alla casa del padre per stargli vicino. I rapporti familiari sono sempre stati lacerati e pieni di malintesi, solo con il riordino dei ricordi di famiglia si riconcilia con se stessa e con la madre. Per raccontare la sua storia sceglie un nome di fantasia.