Un Militante Sindacale nel Petrolchimico di Brindisi
Francesco Calvelli
Dalla campagna, all'età di 18 anni, l'autore viene assunto alla PLYMER. Da una visita medica risulta malato di tubercolosi. Date le sue condizioni fisiche, passa a lavorare nel laboratorio di analisi. Si impegna nel sindacato della CGIL. Fa parte del Comitato direttivo provinciale della CCdL e nel 1966 diviene delegato al Congresso Nazionale della CGIL. In fabbrica, grazie al suo impegno sindacale, crea la figura del delegato della sicurezza sociale. Da' avvio alla realizzazione del C.U.P.S. (Centro Unitario dei Patronati Sindacali). è attivo anche nel sindacato della FILCEA.
Nasce in un ambiente povero, esposto a forme di degrado, e nel crescere vive sempre più profondamente l'ingiustizia della differenza di classe; questo lo induce ad impegnarsi nel mondo sindacale, lottando per i diritti dei lavoratori e facendo anche una bella carriera all'interno della CGIL, dalla quale si dimetterà nel 2010, in dissenso con un mondo sindacale che non riflette più i suoi ideali ed i suoi sogni.
Un impiegato statale viene trasferito ma si oppone e inizia una vertenza contro i datori di lavoro che si protrae per quattro lunghi anni, ricostruita in questa memoria.
La vita di un brillante ingegnere, amante dell'arte, si dipana negli anni ricchi di promesse, e non solo, del secondo Novecento italiano: il Liceo dai Gesuiti, la laurea al Politecnico, un lavoro importante in una nota fabbrica torinese dove può esprimersi professionalmente fino a divenire dirigente industriale e fino al conseguimento di un elevato standard di vita, sia economica che sociale. Gli anni della pensione, arricchiti da molti e interessanti viaggi insieme all'amatissima moglie, saranno resi particolarmente intensi da una profonda esperienza umanitaria in Africa.