Un diciottenne piemontese intraprende un viaggio di lavoro che lo porta alle Isole Canarie per seguire gli interessi dell'azienda di famiglia. Il ragazzo annota in un diario la sua esperienza sia a bordo sia una volta sbarcato, descrivendo con grande cura la navigazione e i luoghi in cui fa tappa. Al rientro, visita Barcellona, dove tra le altre cose assiste alla corrida.
Animatrice su navi da crociera, racconta la vita di bordo del personale "Crew", con tutti i risvolti di ordine pratico e psicologico. L'omaggio a Yemanja, lo spargimento di fiori e ceneri, insieme al resto della narrazione, ci danno l'immagine di una avanzata forma di post-modernità non priva di incertezze.