Episodi di vita che l'autrice, segretaria in pensione, ricorda per i figli: vive e lavora a Milano, si sposa nel 1953 e nel 1960 decide di licenziarsi per dedicarsi alla famiglia che sta crescendo. Scene di vita quotidiana che hanno come protagonisti marito, figli, zii, cugini e animali.
La vita in campagna vissuta da una bambina e trasportata come un bagaglio nel percorso di tutta una vita. Proverbi, detti popolari, citazioni, ricette per non dimenticare la genuinità di un tempo.
Memoria dell'infanzia e adolescenza dell'autore, trascorsa a Venezia, dove vive la famiglia e dove frequenta le scuole. I ricordi si soffermano soprattutto sulla casa dei nonni contadini a Ponte di Piave, dove trascorre le vacanze e dove impara la bellezza della vita di campagna. Un'altra parentesi felice dell'autore è il periodo in cui fa parte del coro prima parrocchiale poi della Fenice.
Fin da bambino Aldo sogna di diventare ferroviere e di lasciare il duro lavoro dei campi. Dopo la guerra, stanco della condizione di povertà, decide di prendere la licenza media per concorrere a un posto nelle Ferrovie dello Stato. Si sposa, vince il concorso e viene assunto a Torino. Il clima del Nord però nuoce alla salute del figlioletto quindi con la famiglia torna in Toscana dove riesce ad acquistare un appartamento e dove vive felicemente fino al pensionamento. Alcuni paragrafi sono scritti in versi.