L'autore nasce a Lucignano (AR) nel 1937 da una famiglia di mezzadri. Il nonno e il padre avevano aderito al Partito Comunista e ad un Comitato di Liberazione collegato a quello Nazionale, conducendo lotte per difendersi dal regime fascista. Nella prima parte del racconto narra la storia della sua famiglia. Quando ha diciannove anni, per trovare migliori opportunità di lavoro, la famiglia si trasferisce ad Agliana (PT). Qui lavora come muratore e poi dopo aver conseguito la terza media al serale e aver superato un concorso, ottiene un lavoro in Comune. Inizia un periodo appagante, si forma una famiglia e inizia a impegnarsi in politica e nel sociale. Entra n...
Un sindacalista abruzzese, ricoverato in una residenza protetta, scrive e detta alla figlia i ricordi della sua vita. Quinto di sei figli nati da una famiglia contadina dopo le elementari inizia a lavorare come agricoltore. Iscritto al P.C.I fin dal 1946 diventa sindacalista nella CGIL e viene eletto Sindaco del suo paese dal 1956 al 1960. Fonda la Cooperativa agricola "Unità contadina" e membro fondatore della Comunità evangelica del suo paese.
La dignitosa povertà della campagna romagnola della prima metà del '900, le difficoltà del periodo bellico prevelentemente dovute alla scelta del marito di schierarsi con i partigiani, le piccole battaglie volte a migliorare la qualità della vita trovano ampio spazio in questa sia pur breve testimonianza.
Breve memoria di vita di un convinto socialista, nato in provincia di Ravenna nel 1885, cresciuto in una famiglia povera e contadina, costretto a rinunciare agli studi, divenuto macchinista, coinvolto nei moti della settimana rossa del 1914, arruolato durante la Prima guerra mondiale dove è coinvolto prima in azioni, poi dopo Caporetto distaccato come operaio in fabbrica a Torino. In questo periodo incontra Gramsci. Dopo la guerra subisce le persecuzioni dei fascisti.