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Il posto dei "butti"

Gabriella Sabbioni

L'autrice racconta sottoforma di romanzo la storia dei nonni e della famiglia. A partire dal 1890 la vita dei protagonisti è complicata da guerre, malattie e voglia di riscatto sociale: i rapporti conflittuali tra il nonno e la madre che ne ha ereditato il carattere duro e che condizioneranno anche il suo essere figlia, non molto amata per le sue scelte di vita.
Estremi cronologici
1890 -2009
Tempo della scrittura
2007 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 52
Collocazione
MP/Adn2

Costellazione scomparsa

Adriana Basile

L'autrice, un'insegnante in pensione, fa partire i ricordi dall'infanzia durante la guerra, quando la famiglia si è rifugiata a Palaia, un piccolo paese in provincia di Pisa. Qui conosce la durezza del conflitto, con i bombardamenti e i rastrellamenti dei tedeschi. Il padre, ufficiale di Marina, si salva e porta la famiglia a Roma. Finisce la guerra. Seguono capitoli monotematici che raccontano la Firenze ancora sconvolta dalla guerra, i disagevoli viaggi verso la capitale, il teatro, il trasferimento a Taranto a seguito del padre, il viaggio con i civili a Genova e altri episodi sparsi.
Estremi cronologici
1943 -1947
Tempo della scrittura
1987
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
130 p.
Collocazione
MG/12

I ricordi di Gioconda

Rosanna Calisti

L'autrice ricorda l'infanzia e prima giovinezza nel Rione di Straccis di Gorizia: i giochi, i problemi adolescenziali e uno spaccato di vita socilale dell'Italia degli Anni Sessanta, caratterizzato dalla crescita economica e da nuovi modelli di vita. La precoce maternità determina una svolta nella vita di Gioconda, il nome scelto per raccontare la sua storia, seguita dalla morte della madre e dall'allontanamento del padre. Negli anni recenti supera i rancori e recupera i rapporti familiari: Il ritorno al Rione Straccis come ritorno simbolico alla serenità della vita.
Estremi cronologici
1950 -2009
Tempo della scrittura
2008 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 22
Collocazione
MP/12

La Fabbrica di Orfani

Francesco Candela

L'autore, orfano di padre deceduto a bordo di un sommergibile al largo di Tripoli, dal 1943 al 1948 vive insieme al fratello maggiore in un collegio nelle colline di Firenze. "Cucciolo" (così chiamato perché è l'ospite più piccolo dell'Istituto) affronta la vita collegiale con curiosità, descrivendo i particolari di una quotidianità fatta di regole ferree ma anche di giochi e gioie impreviste. Si presentano anche momenti drammatici quando vive la Firenze del coprifuoco, dei bombardamenti, della fucilazione dei civili e quando subisce la perdita di un caro amico. L'esperienza collegiale è intervallata da periodi trascorsi a casa e si conclude con il definitiv...
Estremi cronologici
1943 -1948
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 138
Collocazione
MP/12

Vita di ragazza e pensieri di vecchio

Giancarlo Carrara

Racconto in terza persona dell'infanzia trascorsa a Pisa. L'autore, figlio di un falegname antifascista, racconta la vita nelle colonie del Regime, la disciplina para militare, poi la guerra e il difficile dopoguerra. Durante un bombardamento nel 1943 muore la madre.
Estremi cronologici
1935 -1944
Tempo della scrittura
2010 -2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 41
Collocazione
MG/12

Storia della mia via Gluck

Guido Cencini

Un meccanico senese in pensione ricorda le tappe della sua vita dalla giovinezza. Prima della guerra ebbe l'occasione di occuparsi per un giorno dei figli del principe Umberto II di Savoia e di Maria José, in città per assistere al Palio. Richiamato alle armi nel 1943 viene caricato sul treno e spedito prima a Pavia e poi a Milano. Torna a Siena dove subisce un intervento chirurgico all'indomani del bombardamento della città: trascorrendo alcuni mesi in ospedale evita di tornare in Lombardia. Lavora con gli Inglesi e con gli Americani per rifornire di benzina i mezzi al fronte. Finita la guerra si sposa, ha due figlie e mette su un'azienda che produce frigor...
Estremi cronologici
1923 -2011
Tempo della scrittura
2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
120 p.
Collocazione
MP/12

Diario dei miei dodici anni in montagna

Pietro David

Dodici anni di avventure in montagna di un gruppo di amici. Il testo è diviso in tre parti, anche se in realtà presenta senza soluzione una serie ininterrotta di cronache che si diversificano in base alla stagione: arrampicate, escursioni, sci-alpinismo, alternate da percorsi in moto e in macchina. L'affiatamento tra i componenti del gruppo è inossidabile. L'autore principale ricorda la costruzione delle prime infrastrutture e i primi riti dello sport alpinistico, le Olimpiadi invernali del 1956 a Cortina, fino alle discutibili scelte edilizie dell'incipiente consumismo. La narrazione si conclude con un episodio di coraggio estremo legato ad un incidente che...
Estremi cronologici
1950 -1961
Tempo della scrittura
2010 -2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
255 p.
Collocazione
MP/12

Ricordi della mia vita

Giorgio Nannini

Primogenito di uno spazzino con tre fratelli minori è segnato dalla prematura scomparsa del padre. Studia e lavora con impegno tanto da inventare e brevettare le prime lenti in plastica, che fanno decollare la ditta. Poi con la crisi degli anni Settanta e Ottanta l'impresa perde colpi fino alla decisione della chiusura, conseguenza della concorrenza cinese impossibile da arginare.
Estremi cronologici
1935 -2011
Tempo della scrittura
2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
80 p.
Collocazione
MP/12

La casa che aveva la meridiana

Massimo Rosin

Memoria dell'infanzia e adolescenza dell'autore, trascorsa a Venezia, dove vive la famiglia e dove frequenta le scuole. I ricordi si soffermano soprattutto sulla casa dei nonni contadini a Ponte di Piave, dove trascorre le vacanze e dove impara la bellezza della vita di campagna. Un'altra parentesi felice dell'autore è il periodo in cui fa parte del coro prima parrocchiale poi della Fenice.
Estremi cronologici
1949 -1986
Tempo della scrittura
1994 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
118 p.
Collocazione
MP/12

Mi ricordo

Nicola Tudino

Nella prima parte l'autore racconta la vita del nonno materno, che adolescente lascia la casa dei genitori per andare a Napoli e da qui in America. Si imbarca come clandestino, scoperto viene aiutato dal capitano della nave sia durante il tragitto che per trovare lavoro nella nuova terra. Allo scoppio della prima guerra torna in Italia per assolvere il servizio militare. Il racconto prosegue con il ritorno dalla guerra e le varie vicissitudini per rendere coltivabile un appezzamento di terreno e costruire una famiglia. L'ultima parte racconta di sé, della sua gioventù, dei suoi studi e in particolare della sua passione sportiva per il podismo.
Estremi cronologici
1900 -2010
Tempo della scrittura
2007 -2010
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 73
Collocazione
MP/12