Autobiografia surreale di un cuoco napoletano: la morte prematura di entrambi i genitori lo precipita da una ricca condizione borghese alla miseria più nera. Vivrà da scugnizzo, sognando l'America, conoscendo l'emigrazione in una Parigi violentata dagli scontri fra indipendentisti algerini e gendarmeria francese. Una vera odissea lo conduce fino all'isola di Wight - dove si sposa e ha due figli -, poi, grazie a un'inaspettata e tardiva vincita alla lotteria, diventa miliardario.
In nove volumi, l'autore racconta la sua vita dalla nascita fino alla prima guerra mondiale alla quale partecipa solo nell'ultimo anno, a causa di una lunga convalescenza. Descrive i paesi dove svolge il servizio militare, commenta i fatti storici italiani dell'epoca, ma soprattutto le vicende del suo paese, dei compaesani e commilitoni.
Una vita lunga un secolo raccontata da una centenaria nata poverissima, con un handicap grave e in una famiglia dove abbondanti erano solo i figli. Miseria, malattie, lutti, le due guerre del Novecento e i tragici dopoguerra; tutto è superato dall'arte di arrangiarsi dell'autrice che, tra mille lavori, dalla mondina alla ricamatrice, alla parrucchiera, è dovuta crescere in fretta, sopportando una lunghissima dura esistenza, a cui ora guarda con serenità.
La guerra nei ricordi di un bambino di sette anni: il padre e gli zii in guerra con i soli anziani e le donne a gestire la casa; la gioia dell'annuncio dell'armistizio che si tramuta ben presto in tragedia con l'occupazione tedesca, i bombardamenti, l'avanzata alleata, gli sconvolgenti fatti di Civitella ed infine l'arrivo degli Inglesi che portano la cioccolata, le scatolette ed il DDT.