A diciassette anni, durante la guerra 1915-18, l'autore è già prigioniero degli austriaci, con mani e piedi congelati. Quando torna a casa dopo quattro anni non trova più la madre, morta nel frattempo.
Un giovane operaio, catturato durante un rastrellamento fascista nel bolognese, nel settembre del 1944, è condotto prigioniero ad Innsbruck; da un compagno apprende incredulo gli eccidi perpetrati dai tedeschi in territorio italiano.
Soldato in Montenegro nel '42, dopo l'8 settembre è fatto prigioniero dall'esercito del Reich. Deportato in Germania, è costretto ai lavori forzati fino alla liberazione: il suo diario.
Un maestro elementare del Trentino, soldato in Africa Settentrionale, racconta come fu fatto prigioniero degli inglesi a Tobruk e deportato in India, a Bangalore, dove rimase fino al 1946, familiarizzando con la popolazione locale.