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Le memorie di nonno Tebaldo

Tebaldo Giusti

Un soldato toscano arruolato nel marzo 1940 a Pistoia viene inviato al fronte francese dove è addetto ai cannoni. Nel settembre dello stesso anno viene mandato in Libia, e nel gennaio del 1941, quando, in seguito alla battaglia di Bardia viene fatto prigioniero degli inglesi. Viene ferito ad un braccio in un bombardamento: con la nave ospedaliera viene trasportato ad Haifa, in Palestina, e curato per quattordici mesi in ospedale. Nel 1943 i prigionieri vengono trasferiti a Pretoria, in Sud Africa, dove impara bene l'inglese e dove rimane fino al rimpatrio nel 1945. Al ritorno si sposa e si dedica all'attività artigianale come tessitore per una ditta di Prato...
Estremi cronologici
1940 -2003
Tempo della scrittura
2000 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
28 p.
Collocazione
MP/18

[...] Carissimi tutti

Gavino Ruju

Trentadue lettere indirizzate alla famiglia, in particolare alla madre, di un giovane universitario di Sassari inviato in Grecia come volontario e impiegato in vari servizi presso comandi in varie località della costa. Le descrizioni offrono squarci della realtà sociale circostante, oltre che della vita che conduce durante il periodo dell'occupazione italiana.
Estremi cronologici
1941 -1942
Tempo della scrittura
1941 -1942
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
33 p.
Collocazione
E/18

Il periodo formativo

Franco Levi

La vita di un giovane benestante, che ha avuto un'eccellente educazione umana, culturale e professionale, viene stravolta dalla guerra e dalle persecuzioni razziali. La Francia, dove si è formato, lo accoglie anche da rifugiato durante l'occupazione nazista fino al suo rientro in Italia, dopo l'armistizio, dove la sua permanenza, accompagnato dall'amatissima moglie francese, dura solo un breve periodo: le contingenze imporranno una nuova fuga, stavolta in Svizzera, al seguito del prof. Colonnetti e di altri illustri fuoriusciti italiani. Solo la fine dell'incubo nazifascista consentirà a Franco ed alla sua famiglia di rientrare in Italia, lasciandosi alle sp...
Estremi cronologici
1907 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Fotografie
Consistenza
25 p.
Collocazione
MG/Adn2

[...] Scesi dalla trincea

Mariano Formica , Delectis

I testi presentati sono due manoscritti. Il primo è un diario di prigionia del tenente medico Mariano Formica, catturato dagli austriaci nell'ottobre del 1917 e condotto presso il campo prigionieri di Rastatt. Il secondo è il quaderno manoscritto del cap. Delectis, prigioniero presso i campi di Scwarmstedt e Celle, probabilmente amico personale del tenente Formica, visto che ha conservato il manoscritto. Il quaderno del cap. Delectis contiene poesie in romanesco dedicate alla prigionia, reinterpretazioni di canti danteschi in chiave allegorica, sullo sfondo della prigionia, a volte si tratta di composizioni per il teatrino del campo. Nel quaderno del Delecti...
Estremi cronologici
1917 -1918
Tempo della scrittura
1917 -1918
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Consistenza
39 p.
Collocazione
DG/18

Lazareto England

Davide Fogato

Davide è un professore che insegna inglese agli studenti stranieri nella città di Manchester, dove risiede con la famiglia da molti anni. Nel suo diario, composto da due quaderni, racconta otto mesi della pandemia Covid 19 nel Regno Unito. Si sofferma sulla prima o sulla seconda fase della diffusione del virus, vissuta sia a casa che a scuola, e come controllore volontario del territorio. Sfortunatamente anche lui si ammala, non gravemente ma con un lungo strascico di sintomi
Estremi cronologici
2020
Tempo della scrittura
2020
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
45 p.
Collocazione
DP/21

Raccontiamoci

AA. VV.

Per contrastare la solitudine scaturita dell'isolamento imposto dalle norme contro la pandemia, nove donne, facenti parte del gruppo "Libri...amo", sostituiscono gli ormai impossibili incontri di lettura ad alta voce con una forma di corrispondenza tramite WhatsApp o e-mail: su suggerimento di una di loro iniziano a scrivere "raccontandosi" reciprocamente col fine di condividere ricordi ed emozioni. Insieme al vissuto di queste signore, emerge un interessante affresco della cultura sarda ed il risultato è un testo fresco e di piacevole lettura.
Estremi cronologici
1924 -2020
Tempo della scrittura
2020 -2020
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
209 p.
Collocazione
MP/Adn3