Due operai della Ducati di Bologna ne raccontano la storia e la passione con la quale i lavoratori la difendono dalla chiusura, adoperandosi per migliorare la vita in fabbrica durante e dopo la guerra.
Scritto in terza persona il racconto parte dal 1945: Irma è operaia in una tipografia e mantiene la sua numerosa e povera famiglia. Dopo esperienze sentimentali negative si innamora di un giovane ma la relazione non va avanti per il carattere irrisolto di lui. Viene licenziata e si trasferisce a Roma, dove lavora come domestica e cassiera in una pasticceria. Licenziata accetta l'incarico di governante a Londra, dove si ambienta con facilità conquistando la simpatia dei datori di lavoro, cambiandoli dopo il loro trasferimento in America. Dopo alcune vicissitudini sentimentali accetta la proposta di matrimonio del vecchio fidanzato, nonostante l'ostilità della...
Nasce in un ambiente povero, esposto a forme di degrado, e nel crescere vive sempre più profondamente l'ingiustizia della differenza di classe; questo lo induce ad impegnarsi nel mondo sindacale, lottando per i diritti dei lavoratori e facendo anche una bella carriera all'interno della CGIL, dalla quale si dimetterà nel 2010, in dissenso con un mondo sindacale che non riflette più i suoi ideali ed i suoi sogni.
L'autrice racconta la sua travagliata infanzia, trascorsa tra povertà, malattie e violenze, costretta spesso a difendere la mamma dal marito autoritario. Fin da giovane di inserisce nell'ambiente politico, entrando in gruppi che manifestano per la pace, per i diritti delle donne e contro le ingiustizie sociali. Incontra il grande amore che sposa presto anche se lui deve fare il militare. Quando lui muore si dedica ai nipoti, che portano nuova gioia alla sua vita.