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[...] Angelo mio

Giannina Benetti , Angelo Seracchioli

Due giovani fidanzati bolognesi si scrivono perché lontani. Lui studia architettura a Roma ma per le difficoltà economiche è costretto a lavorare come chimico in uno zuccherificio. Lettere intime, spesso cariche di sentimenti esplicitati quando la lontananza tra i due - a causa del conflitto, o del lavoro, o delle vicende della vita – li costringeva a comunicare a distanza. Nel dopoguerra lui diventa attivista sindacale di Ravenna ed esponente del PRI. La morte prematura di Angelo alla vigilia degli anni Sessanta interromperà la fitta trama di inchiostro e carta tra i due innamorati.
Estremi cronologici
1938 -1957
Tempo della scrittura
1938 -1957
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 2
Consistenza
123 p.
Collocazione
E/21

La mia vita nel sindacato CGIL

Rismo Riccò

Tornato dalla prigionia in Germania nel 1945, lavora prima come bracciante agricolo, poi come muratore. Si sposa e ha due figlie, ma la sua attività principale è l'impegno come sindacalista nella C.G.I.L. e come segretario della Camera del lavoro locale.
Estremi cronologici
1946 -1999
Tempo della scrittura
1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 10
Collocazione
MP/T2