Una vita nelle ferrovie, prima come capostazione, poi dirigente centrale dell'azienda e infine capo ufficio dirigenti centrali a Bologna. E tutto perchè da piccolo era gracile di costituzione, e i suoi genitori mezzadri scelsero di farlo continuare a studiare fino al diploma magistrale.
Una vita dedicata al lavoro nelle Ferrovie dello stato, prima come ausiliario, poi come macchinista: un pensionato racconta, nella sua breve autobiografia, quarant'anni di servizio nell'azienda pubblica, gratificato dall'amicizia dei colleghi e dalla possibilità di viaggiare.
Un dirigente in pensione scrive la storia della sua vita per i nipoti. Nato nel 1934 da una famiglia di agricoltori ad Ospedaletto di Gemona del Friuli, descrive gli avvenimenti del suo paese durante la guerra. Negli anni Cinquanta, mentre frequenta le scuole professionali, i primi lavori nei cantieri fino al servizio militare. Dopo il congedo l'incontro con Annamaria, futura moglie e i trasferimenti prima a Palmanova, in Calabria e in provincia di Roma. Ritorna nella sua regione dopo il terremoto che la colpisce, nel 1976, dove lavora al progetto di ricostruzione fino alla pensione.
Nato nel 1938 a Borgo San Lorenzo (FI), a sei anni assiste all'uccisione del padre e dei nonni e al ferimento del fratellino da parte delle S.S., entrate in casa sua per cercare partigiani. Come orfano di guerra entra in collegio e ne esce per lavorare in fabbrica prima e poi nelle Ferrovie dello Stato. Si sposa e va anticipatamente in pensione a causa di una malattia contratta al lavoro.
Fin da bambino Aldo sogna di diventare ferroviere e di lasciare il duro lavoro dei campi. Dopo la guerra, stanco della condizione di povertà, decide di prendere la licenza media per concorrere a un posto nelle Ferrovie dello Stato. Si sposa, vince il concorso e viene assunto a Torino. Il clima del Nord però nuoce alla salute del figlioletto quindi con la famiglia torna in Toscana dove riesce ad acquistare un appartamento e dove vive felicemente fino al pensionamento. Alcuni paragrafi sono scritti in versi.