Ricorda tredici anni della propria vita e quella della sua famiglia: genitori, due sorelle e un fratello handicappato. I vari lavori del padre, i trasferimenti e i traslochi e la grande paura dei bombardamenti durante la guerra. Quando la guerra finirà, lei ha tredici anni.
Quando il nonno muore in America a centodueanni, l'autrice decide di ricordarlo scrivendo di lui, del suo paese in Calabria e dei cambiamenti avvenuti dopo la sua partenza da emigrante negli Stati Uniti all'inizio del Novecento. Anche lei è dovuta partire verso Milano per lavorare come insegnante. Ora è tornata in Calabria ma "ci sta stretta come una pianta rinvasata male".
La memoria autobiografica di un'operatrice abruzzese, che ripercorre i momenti più significativi della propria vita. Dopo gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, circondata dall'affetto della famiglia e da tanti amici, si trasferisce, da universitaria, a Bologna. Divisa tra lo studio, la passione per la lettura e i primi innamoramenti, frequenta un corso di sceneggiatura ed incontra l'uomo che sposerà, poco prima della dolorosa perdita del padre.
Ricordi dell'infanzia e della fanciullezza di un'adolescente liceale: la tenerezza del padre e le amicizie della scuola materna, la sofferta vecchiaia di Giovanni Paolo II.
Un gustoso collage del visssuto dell'infanzia e dell'adolescenza di un ragazzino appartenente ad un'agiata famiglia romana che, senza grande convinzione, aderisce alla società fascista del tempo fino agli eventi bellici i quali, pur affrontati senza troppe diffficoltà, segnano l'esistenza del nucleo familiare. Sullo sfondo la vita e le vicissitudini della città e del quartiere dove l'autore vive.