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Otto settembre 1943

Mariangela Causa Steindler

I ricordi dell'infanzia e dell'età adulta si sovrappongono in questo racconto nel quale l'autrice rivive momenti della sua esistenza, soprattutto quelli del periodo bellico quando, ancora bambina tremante di paura, aiutava la madre a portare in salvo due soldati italiani ricercati dai Tedeschi.
Estremi cronologici
1943 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
29 p.
Collocazione
MG/Adn2

Per non dimenticare (1940-1945)

Marco Quartero

L'autore nasce a Torino nel 1932. Attraverso trenta racconti descrive il clima e i disagi della guerra vissuta da bambino. Dopo i primi tremendi bombardamenti la famiglia si trasferisce in una località in Val di Susa, distante dalla città, dove Marco trova nuovi amici e frequenta la scuola. La presenza dei tedeschi, dopo l'8 settembre 1943, è minacciosa perché cercano i partigiani nascosti. Dopo la licenza elementare frequenta un collegio gestito da preti dove soffre la fame. A guerra finita esplode la voglia di libertà.
Estremi cronologici
1939 -1945
Tempo della scrittura
1980 -1981
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
206 p.
Collocazione
MG/15

La storia

Marco Aurelio Spreafico

Un dirigente d'azienda in pensione scrive la storia della sua famiglia. Nasce a Viareggio nel 1928. Nel 1934 la famiglia fa ritorno a Milano, città di origine del padre, dove frequenta la scuola con poco profitto. Nel 1940 viene mandato a Cortona (AR) per frequentare l'Istituto Agrario, che abbandona nel 1943 dopo la caduta del fascismo. Racconta i bombardamenti e le difficoltà di vivere a Milano in quel periodo. Alla fine della guerra si iscrive a una scuola per Periti Industriali, dove si diploma. Svolge il servizio militare a Lecce. Viene poi assunto alla Pavesi, conosce una ragazza svedese che sposa, madre delle sue due figlie. Va a Londra per imparare l...
Estremi cronologici
1894 -1994
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
149 p.
Collocazione
MP/15

Carla un po' sul serio...un po' per ridere

Silvano Ammannati

L'autore nasce nel 1921 da una famiglia di mezzadri di Vinci (FI). Nel 1941 viene chiamato alle armi, arruolato nel corpo dei Bersaglieri, dove diventa Sottotenente. L'8 settembre 1943 lo coglie mentre è a Roma per difendere la Stazione Ostiense e da lì, con il consenso di un suo superiore, lascia liberi i suoi bersaglieri per tornare a casa. Durante il passaggio del fronte è sfollato con la famiglia fino alla fine delle operazioni belliche. La vita riprende: si sposa, ha una figlia e inizia a insegnare alle Scuole Elementari. Nel 1986 rimane vedovo. Convola a nuove nozze qualche anno dopo vivendo felicemente i suoi ultimi anni.
Estremi cronologici
1921 -1986
Tempo della scrittura
1999 -2000
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
145 p.
Collocazione
MP/15

I miei sogni distrutti dalla prigionia

Dante Rabatti

L'autore nasce nel 1923 a Reggello (FI), dove vive fino al 1943, nella famiglia mezzadrile che abita e coltiva lo stesso podere da secoli. Consegue in questo periodo la licenza elementare perché inizia la scuola in ritardo. Nel gennaio del 1943 viene chiamato alle armi e ammesso alla scuola Allievi Carabinieri a Torino. In seguito è destinato a Caprese Michelangelo e Sansepolcro (AR), da dove poi viene mobilitato per le one di guerra. Al momento dell'Armistizio si trova nell'isola di Samo, nell'Egeo. Dopo aver combattuto al fianco degli Alleati viene fatto prigioniero nel novembre 1943 dai tedeschi, e deportato come prigioniero nei campi di lavoro in Jugosla...
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
2012 -2013
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
101 p.
Collocazione
MG/15

La mia vita nel bene e nel male

Vittorio Caporali

L'autore nasce nel 1924 in provincia di Bologna, ma a causa del lavoro del padre, ferroviere, è costretto a cambiare più volte residenza. Anche lui vince il concorso nelle Ferrovie e il suo servizio non si interrompe neanche con l'inizio della guerra. Dopo l'8 settembre del 1943 viene catturato dai tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Auschwitz per lavorare. All'arrivo dei russi segue con il fratello i tedeschi in ritirata, riuscendo a tornare in Italia, dove riprende il suo lavoro come macchinista, spostandosi in varie città.
Estremi cronologici
1924 -1973
Tempo della scrittura
2005 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
25 p.
Collocazione
MP/15

Diario di un uomo che era diventato un numero

Renato Pasotto

Il diario dell'autore, scritto durante gli eventi ma aggiornato con particolari due anni dopo il ritorno a casa, inizia con la notizia dell'Armistizio, che lo coglie a Patrasso, in Grecia. Fatto prigioniero viene inviato in vari campi di lavoro, prima in Polonia e poi in Germania. Nel febbraio 1945 assiste al bombardamento di Dresda, viene inviato dai tedeschi a ripulire la città dai cadaveri. Dopo poco riesce a scappare con altri cinque compagni per poi fare rientro in Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1947
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Allegati
Consistenza
26 p.
Collocazione
DG/15

Guerra e dopoguerra

Vittorio Fani

Un insegnante elementare nato in Casentino scrive per il nipote una memoria della sua infanzia a Stia, dove racconta del passaggio della guerra, l'occupazione tedesca dopo l'8 settembre 1943, gli eccidi (Vallucciole) e l'arrivo degli alleati. Descrive il paese, i suoi abitanti, la ricostruzione dopo i bombardamenti, le vacanze, il cinema e il teatro del paese.
Estremi cronologici
1943 -1948
Tempo della scrittura
2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
178 p.
Collocazione
MP/15

La mia prigionia

Giovanni Milli

L'autore è nato in Casentino nel 1913. Dopo l'8 settembre 1943, trovandosi militare ad Atene, viene deportato in Germania. AL suo rifiuto di collaborare con i tedeschi viene fatto prigioniero e trasferito in vari campi di concentramento, dove subisce maltrattamenti e dove soffre tanta fame. Racconta episodi raccapriccianti di celle crudeltà viste. Il 7 aprile 1945 un pesante bombardamento distrugge la pista di lancio che i prigionieri stanno costruendo: questo segna la fine della prigionia con la fuga dei tedeschi e il loro passaggio sotto l'autorità degli Inglesi.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1940-1949
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
65 p.
Collocazione
MG/15

Prima...durante...dopo... la guerra Ricordi lontani

Luciano Angiolini

La lotta partigiana nella zona di Arezzo e la vita che lì si conduceva, prima e dopo la guerra, sono ben raccontate dall'autore che, appartenendo ad una famiglia di un certo rilievo sociale, conosceva molto bene le dinamiche della vita cittadina.
Estremi cronologici
1926 -1947
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
110 p.
Collocazione
MG/Adn2