Un'impiegata della provincia mantovana racconta, attraverso la storia della mamma, la vita del suo paese nella prima metà del Novecento. I riti, le feste, le sagre paesane e il dialetto delle filastrocche, che arricchiscono il testo.
L'autrice ricorda la propria vita da bambina e da adolescente, i fatti più significativi accaduti nella propria famiglia e nel proprio Paese, i giochi, le feste, gli svaghi.
Il padre dell'autore ha gestito un forno ad Arezzo dagli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta e lui ripercorre le tradizioni culinarie tipiche aretine incrociandole con le feste in città e le varie fasi della sua vita, dall'adolescenza alla maturità.