L'autrice ha 16 anni quando con la famiglia raggiunge il padre che lavora in Addis Abeba come costruttore edile. Qui vivono serenamente dino al 1941 quando, in seguito alla guerra, la città viene occupata dagli Inglesi e inizia una feroce ribellione degli indigeni contro gli italiani. Maria, con la madre e il fratello, è costretta a tornare in Italia, a Roma, dove vive ugualmente momenti di tensione per i continui bombardamenti e le efferatezze dell'esercito tedesco. Alla fine della guerra la famiglia può tornare il Sicilia nell'attesa del ritorno del figlio maggiore, ancora prigioniero.
Partito volontario per la Guerra Etiope, in un primo momento ha l'incarico di porta ordini e, in seguito, farà l'attendente. A causa del suo carattere "vivace" si trova spesso a discutere, anche con i superiori. Destinato, in un secondo momento, al lavoro presso le varie ditte che operano nell'A.O.I. nella costruzione di fortificazioni, opere difensive e strade, tratteggia un interessante spaccato del modo di vivere dei lavoratori italiani in Etiopia nel periodo della guerra di conquista e nei primi anni del secondo conflitto mondiale.
Appunti dall'Impero (il miraggio dell'Africa in 28 mesi)
Marcello Gobbi
Interessante descrizione della presa di Addis Abeba da parte dell'esercito inglese e della prigionia degli italiani, in Africa per costruire strade, prima di potersi imbarcare nelle "navi bianche" ed essere rimpatriati.