L'autrice, con genitori cresciuti in una Trieste sotto il dominio austriaco e quindi filoasburgici, vive gli eventi cruciali della sua città durante la guerra e nel dopoguerra. I primi ricordi risalgono al periodo della scuola, frequentata nell'anno delle leggi razziali, che costringono molte persone a fuggire. Dopo l'8 settembre 1943, quando i tedeschi cominicarono a sparare contro gli italiani per il voltafaccia subito, Eletta viene mandata in Istria: un periodo di miseria e privazioni vissuto con la paura di finire nei campi di concentramento. La spensieratezza e i ricordi felici tornano nel dopoguerra, con il racconto delle nuove amicizie, delle gite e d...
La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza sulle montagne del genovese e dell'alessandrino rivivono, anche nei risvolti meno limpidi e più dolorosi, attraverso i ricordi di un ragazzino, di buona famiglia e di buona cultura, curioso ed attento agli avvenimenti ai quali gli era stato dato di assistere.
Nato in provincia di Pisa da una famiglia modesta dopo le elementari lascia la scuola e va a imparare il mestiere di fabbro. Dopo due anni riprende gli studi come privatista conseguendo il diploma di perito minerario. Il suo lavoro lo porta in varie parti d'Italia, dalle miniere del Sulcis, al Nord Italia con l'Agip, in Centro Sud con l'Istituto Geografico Regionale. Dopo la pensione lascia San Donato Milanese per godersela a San Vincenzo (PI)