Dopo aver rifiutato il tradizionale matrimonio riparatore, una ragazza madre resta in famiglia e si iscrive all'università. In attesa di rendersi indipendente dai genitori, solo l'amore per la figlia e per la letteratura costituiscono l'ancora di salvezza cui aggrapparsi, per superare le frequenti crisi sentimentali e gli attacchi di solitudine.
Una vita segnata dalla presenza degli animali: dai cavalli dell'esercito - l'Autore è un militare figlio di militari - al cane che l'ha accompagnato durante la guerra in Slovenia e a quello che è stato l'insostituibile compagno d'infanzia della figlia.
L'autrice è morta a 21 anni, durante un viaggio in Messico, a causa della fibrosi cistica e la madre ne ha raccolto lettere, temi, pagine di diario, poesie e disegni. Nata in Sud Africa, dove i genitori lavoravano, li segue nei loro spostamenti. I suoi scritti iniziano quando ha 8 anni e corrisponde con il fratello e i parenti in Italia, e contengono notizie sulla sua vita, la scuola, la salute. Dopo un periodo in Iran si trasferisce in Honduras, dove rimane fino al 1983, quando l'aggravarsi della malattia la costringe a tornare in Italia con la madre per le cure: qui compila un diario e scrive al padre ancora all'estero. A Torino frequenta le superiori ma l...
L'avvicinarsi al mondo dei cavalli, le passeggiate nel bosco, anche notturne, le giornate al fiume con bagno nel Tevere, costituiscono le esperienze più significative della vacanza in agriturismo di un gruppo di ragazzini provenienti da varie parti del nostro paese.
Nato in una famiglia dell'alta società torinese, ci racconta l'infanzia e l'adolescenza felici, la giovinezza dedicata alla difesa della patria e dei valori in cui crede, la guerra e la liberazione del proprio paese. L'appartenenza ad un elevato ceto sociale fa sì che il racconto introduca personaggi importanti e situazioni interessanti.