Un pensionato racconta la propria infanzia e le turbolente vicende che hanno interessato la sua famiglia, prima e durante la Seconda guerra mondiale. Una famiglia che rimane sempre unita e piena di dignità anche davanti alla fame, alle privazioni, alla paura dei bombardamenti e delle rappresaglie dei tedeschi. Con la fine della guerra il padre dell'autore riesce ad aprire un'officina, trovando così quella stabilità economica a lungo cercata.
La liberazione della città maremmana di Roccastrada nel giugno del '44, negli occhi di una giovane ragazza: prima l'attacco dei partigiani e la fuga nelle campagne per sfuggire alla violenta battaglia, quindi una folle corsa nei boschi per sottrarsi ad un tentativo di violenza da parte di un soldato tedesco, infine il tanto agognato arrivo dei liberatori americani.
Il sogno di una libera repubblica nella valle dell'Ossola, dopo solo 40 giorni dalla liberazione del territorio da parte delle truppe partigiane, sta svanendo: i nazi-fascisti stanno infatti riconquistando la valle, e gli abitanti che avevano dato supporto alle bande partigiane fuggono verso la Svizzera. L'autore del testo, sordo da entrambe le orecchie, è uno dei pochi che decide di rimanere nella propria abitazione, al fine di proteggere i beni della famiglia. Durante i mesi in cui il paese è occupato dai tedeschi e dai repubblichini di Salò, l'autore tiene un diario in cui descrive gli avvenimenti giornalieri, contrassegnati dalle continue confische e dai...