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Vita e avventura del signor Bonaventura

Felice Modena

Un lavoratore stagionale di alberghi e ristoranti ripercorre le varie tappe della sua professione, in Italia e in Europa. Nel 1915 la interrompe per il richiamo alle armi. Combatte al fronte. lungo l'Isonzo e sul Carso. Congedato nel 1919 riprende l'attività negli alberghi in molte località del Nord Italia.
Estremi cronologici
1908 -1954
Tempo della scrittura
1954
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 3
Collocazione
MP/T2

L'aria del tempo

Loredana Mosti

L'infanzia, i giochi, la scuola, ma soprattutto la famiglia allargata anche ai nonni e ai cugini. Tutto questo l'autrice ricorda con nostalgia.
Estremi cronologici
1950 -1965
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 10
Collocazione
MP/T2

[...] Con molto interesse

Silvana Musacchi

Riflessioni di una operaia sul proprio desiderio di raccontarsi e di far conoscere una storia di lavoro a cottimo ma anche di ricchi sentimenti.
Estremi cronologici
1962 -1999
Tempo della scrittura
1999 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 2
Collocazione
MP/T2

Il primo lungo viaggio

Dora Mussato

L'autrice racconta il suo viaggio dal Nord al Sud Italia. Ha risposto ad una inserzione e va a lavorare come parrucchiera. Delusione e ritorno a casa.
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 7
Collocazione
MP/T2
Parole chiave

Chi è la zia Nora?

Silvana Omati

L'autrice racconta la storia della sua famiglia e soprattutto della sorella, Nora, malata di cuore, fragile, ma fortissima nel prodigarsi per tutti, soprattutto per la mamma ed i familiari. Dopo un'inutile intervento chirurgico, nel 1995 muore.
Estremi cronologici
1936 -1995
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 14
Collocazione
MP/T2

A Davide e Chiara perché ci sia una continuità

Roberta Passigato

L'autrice, scegliendo gli episodi più significativi, narra in modo conciso la storia della sua famiglia; ripercorrendo gli anni che vanno dal fascismo agli anni duemila, periodo in cui il racconto si conclude con la morte della madre, avvenuta nel 2003. Nel racconto viene dato ampio risalto alla figura del padre, studente universitario di matematica e fisica, internato in vari campi di concentramento, da Dachau a Auschwitz, per la sua avversione al regime fascista. Dal brano emerge la gratitudine dell'autrice verso la nonna e i genitori che hanno permesso a lei e ai suoi fratelli di vivere in un clima stimolante per la loro formazione intellettuale.
Estremi cronologici
1930 -2003
Tempo della scrittura
2011 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
22 p.
Collocazione
MP/T2

[...] Castelluccio Valmaggiore prende il nome

Michela Pennato

Un'operaia pugliese prima emigra al Nord poi in Australia: sarà accolta con generosità, ma la vita le riserverà ancora dolori, tra cui la perdita del marito.
Estremi cronologici
1931 -1992
Tempo della scrittura
1993
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 8
Collocazione
MP/T

[...] Le mie tre care nipoti

Anny Pontremoli

Emigrata in Israele nel 1982, una donna ebrea appartenente alla borghesia intellettuale scrive una breve autobiografia. Trascorre l'infanzia e la giovinezza fra scuole private e lezioni individuali, si laurea e sposa un medico fiorentino. E' a Firenze che vive gli anni terribili della guerra quando molti dei suoi parenti e amici sono deportati. Lei e la sua nuova famiglia si salvano aiutati dai frati del santuario della Verna.
Estremi cronologici
1892 -1982
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 9
Collocazione
MP/T2

[...] Miei carissimi Lea e Roberto

Franca Quattrini

Una donna scrive a una coppia di vecchi amici, che erano emigrati in Venezuela: la loro partenza le aveva provocato un forte dolore, ora svanito perché si sono ritrovati.
Estremi cronologici
1945 -1988
Tempo della scrittura
1988
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 6
Collocazione
E/T

Diario della mia vita

Gino Rada

E'un bambino di nove anni quando si trasferisce in Libia dove la sua famiglia si conquista un certo benessere che, purtroppo, è di breve durata perché scoppia la guerra. Insieme ai fratelli viene rimpatriato ed ha inizio la sua odissea: le colonie nella riviera, i vari collegi, fino alla fuga verso il Veneto dove si ricongiunge con la sorella. Con la pace arriva la vita da profugo ed il peregrinare tra i vari campi nell'illusione di un prossimo ritorno in Africa. Il padre, rientrato in Italia, riesce a riunire tutta la famiglia nel paese natale.
Estremi cronologici
1931 -1953
Tempo della scrittura
1953
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 26
Collocazione
MP/T2