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Ricordi del passato remoto di Ciabucchi Furio

Furio Ciabucchi

Racconto di vita di un ex mezzadro. Dalle condizioni inumane dei contadini nel primo novecento e al tempo del Fascismo, allo strapotere degli agrari. Va in guerra nel 1943 in Sicilia e, dopo lo sbarco degli Alleati, è preso prigioniero e condotto prima in Tunisia-Algeria e poi in Inghilterra da dove tornerà a guerra finita. Dal 1964 fa il negoziante. Ora è in pensione.
Estremi cronologici
1918 -2000
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 50
Collocazione
MP/01

Il passato che ritorna

Umberto Polizzi

L'infanzia, con la famiglia in Cirenaica, è caratterizzata dal ricordo delle razzie subite da parte dei predoni arabi, ma anche da momenti lieti di gioco. Racconta la fuga tragica da Bengasi a Tripoli, sotto il fuoco degli inglesi, e l'accoglienza in una tribù locale.
Estremi cronologici
Inzio: 1941
Fine presunta: 1941-1999
Tempo della scrittura
1946 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 83
Collocazione
MP/02

Ritorno senza medaglie

Bruno Cirillo

Un giovane sottotenente calabrese parte nel 1935 per la conquista dell'Africa Orientale. Dopo un anno di marce forzate, agguati, spesso senza cibo né acqua, la guerra finisce. Lui sceglie di rimanere perchè sa che in Italia non c'è lavoro, ma all'inizio della seconda guerra mondiale è preso prigioniero dagli inglesi e portato in campi di lavoro in Mozambico. Solo dopo sei anni riuscirà a tornare a casa con una nave olandese.
Estremi cronologici
1935 -1945
Tempo della scrittura
1971 -1975
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 116
Collocazione
MG/04

[...] Abile, stasera parto

Lodovico Franciosi

Lodovico, giovane ventiduenne, nel 1893 parte per la colonia Eritrea come militare telegrafista. Nelle sue lettere, insieme ai pensieri affettuosi per la madre e il fratello, accenna alle battaglie cruente ma vittoriose contro i Dervisci, sostenute dagli italiani e dagli indigeni da loro assoldati.
Estremi cronologici
1893 -1894
Tempo della scrittura
1893 -1894
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 24
Collocazione
E/04

Ricordi africani

Federico Gemesio

Un medico torinese in pensione, ricorda il periodo d'infanzia, quando era trapiantato con la famiglia in Somalia. Narra della vita degli italiani in quei luoghi, di usi e costumi locali, della colonizzazione così come venne attuata dagli italiani prima e dagli inglesi poi. Al centro del racconto, le proprie esperienze di caccia, nonchè l'attività di imprenditore agricolo, soprattutto nel settore delle banane. Infine la memoria riporta notizie sull'eccidio di Mogadiscio del 1948, ed echi dell'anti-italianismo, secondo lui fomentato dagli inglesi.
Estremi cronologici
Inzio: 1926
Fine presunta: 1960-1969
Tempo della scrittura
1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 181
Collocazione
MP/04

Figlio sia benedetto il latte che t'ho dato

Giosino Fino

Da un'infanzia povera nella provincia avellinese, nasce la scelta di partire volontario per il servizio militare: ammesso alla ferma coloniale con destinazione ignota e assegnato all'aeronautica, vive da soldato la disfatta di Amba Alagi e la resa delle truppe italiane agli inglesi. Dall'Africa Orientale, all'India e all'Australia, prigioniero in cerca di libertà, sino al rientro, nel 1947.
Estremi cronologici
1917 -1947
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Allegati
Fotografie
Consistenza
pp. 84
Collocazione
MG/04

L'arte del saper vivere

Maria Silvia Errera

Figlia di italiani residenti in Libia, vicino a Bengasi, perde la madre a otto anni, nel 1941. Dopo l'invasione degli inglesi con il padre e cinque fratelli è costretta a trasferirsi prima a Tripoli, poi a Pantelleria e in seguito a tornare definitivamente in Italia, ad Agrigento. Costretta a fare da madre ai fratelli più piccoli cade fin da adolescente in depressione. Si trasferisce a Roma e sposa un giovane che le fa credere in un futuro migliore. La vita si accanisce ancora contro di lei, il loro unico figlio muore per una leucemia e rimarrà vedova ancora giovane.
Estremi cronologici
1940 -2004
Tempo della scrittura
2001 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 101
Collocazione
MP/05

Gli anni della giovinezza in Africa (1939-1946)

Franco de'Molinari

Secondo di tre figli di un maggiore del Regio esercito, nel 1939, all'età di dodici anni, va con la madre e le sorelle in Somalia dove trascorre un'esistenza serena e agiata fino allo scoppio della guerra, quando il padre viene richiamato in servizio a Mogadiscio. Si impegna soprattutto negli studi e aiuta la famiglia nei numerosi cambi di abitazione che dovrà subire. Per non rischiare di essere arruolato, quando la madre e le sorelle vengono rimpatriate, nel 1943, rimane in Africa, completa gli studi, trova lavoro e torna in Italia solo dopo altri tre anni, a guerra ormai conclusa.
Estremi cronologici
1939 -1946
Tempo della scrittura
2000 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 128
Collocazione
MP/06

Ricordi di sabbia

Primina Marchesi

Una pensionata ricorda l'infanzia e l'adolescenza. Nel 1933 si trasferisce in Libia con i genitori, dove il padre con altri coloni coltiva il tabacco per monopolio italiano. Nel 1940, nell'imminenza della guerra, per oridine superiore, i bambini di età dai quattro ai quattordici anni vengono rimpatriati e vivono, lei e i due fratelli, in colonie fino alla fine della guerra, quando possono riabbracciare la madre che nel frattempo era rimasta vedova, e la sorellina che ancora non conoscevano.
Estremi cronologici
1933 -1945
Tempo della scrittura
1987 -1988
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 94
Collocazione
MG/08

Memorie inopportune

Vittorio Natali-Morosow

Figlio di madre russa e padre italiano, nel 1930 rientra con la famiglia nell'Italia fascista. Vanno a vivere a Firenze e nella comunità ortodossa frequentano i nobili provenienti dalla vecchia Russia. Nel 1938 il padre parte per Addis Abeba come soprintendente delle residenze del vicerè Amedeo d'Aosta. Nel 1939 l'autore e la madre lo raggiungono e lì vivono nel benessere fino al 1941 quando, dopo la conquista di Addis Abeba da parte degli inglesi, vengono rimpatriati e il padre viene fatto priogioniero. Tornano a Firenze dove vivono il passaggio del fronte.
Estremi cronologici
1930 -1945
Tempo della scrittura
1985 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 78
Collocazione
MP/08