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Storia di un contadino mezzadro

Rino Pecci

Nato e cresciuto in una famiglia contadina dell'Amiata senese, un pensionato racconta ritmi e leggi mezzadrili. Dopo aver perso il padre e il nonno per lo scoppio di una mina, si trasferisce in paese e cerca lavoro: occupato saltuariamente, aderisce al Partito comunista e partecipa agli scioperi contro la disoccupazione e per il riconoscimento dell'assistenza sanitaria.
Estremi cronologici
1931 -1996
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MP/Adn2

Tempo di raccolta

Antonino Vartuli

Un pensionato calabrese, residente in Brasile, rievoca la durezza della vita contadina che, per gli scarsi guadagni, lo spinge all'emigrazione: il matrimonio, la nuova famiglia e l'ottimismo del popolo carioca, gli permettono di superare varie difficoltà lavorative, giungendo così alla pensione.
Estremi cronologici
1946 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 84
Collocazione
MP/Adn2

Nonno mi racconti di quando...

Giacomo Montemezzani

Nel racconto di un operaio e camionista lombardo, inserito nel contesto del proletariato urbano milanese, c'è la partecipazione alle azioni di una banda partigiana e la salita nelle montagne dell'Oltrepo' pavese. Segue un ricco spaccato del dopoguerra italiano, in cui emergono le figure che daranno vita alle Brigate Rosse. Resta memorabile il passaggio in cui dà vita a una delle prime formazioni della sinistra extraparlamentare italiana e, perciò, viene ricevuto direttamente da Mao Tse Tung.
Estremi cronologici
1927 -1970
Tempo della scrittura
1990 -2004
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 5
Fotografie
Consistenza
pp. 75
Collocazione
MP/05

Quei fantastici e...incoscienti anni

Luciano Lanzoni

Un pensionato ricorda la sua infanzia durante la seconda guerra mondiale. Il padre è al fronte e lui e la madre si trasferiscono in Friuli dai nonni. Sono anni "fantastici" ricordati per i giochi, per la vita libera in campagna, per gli affetti, ma anche per la guerra.
Estremi cronologici
1942 -1948
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2000-2009
Fine presunta: 2000-2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 60
Collocazione
MG/05

Quaderno di Gino Boccini

Gino Boccini

I quaderni-diario di un capolega della federazione mezzadri di Asciano: pagine essenziali cui il sindacalista affida le linee-guida di un'operato che ha, nelle lotte per contratti di lavoro più equi e nella necessità di unità dei lavoratori agricoli, i suoi elementi più importanti.
Estremi cronologici
1947 -1955
Tempo della scrittura
1947 -1955
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 107
Collocazione
DP/Adn2

[...] Per indicare l'età

Mario Nardi

La trentennale esperienza impiegato agricolo poi come fattore, nella memoria di un pensionato toscano: sullo sfondo di un'economia rurale, che lentamente abbandona il sistema mezzadrile e adotta sistemi di meccanizzazione per colture, allevamento e produzione. Non sempre, però, i proprietari accettano di investire nei processi di modernizzazione, preferendo abbandonare l'attività.
Estremi cronologici
1935 -1995
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/Adn2

Il nonno e la nipote

Domenico Acri

Dopo un'infanzia segnata dal lavoro mezzadrile, emigra prima in Germania poi a Prato, dove si stabilisce definitivamente. Operaio in un'industria tessile, perde più volte il lavoro a causa della crisi del settore. Dopo tanti sacrifici compra una casa per sé e la famiglia e continua, da pensionato, a svolgere qualche lavoro saltuario perchè "chi si ferma è perduto".
Estremi cronologici
1938 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 72
Collocazione
MP/Adn2

La civiltà che sudava

AA.VV.

Raccolti dagli studenti di un istituto superiore, i racconti autobiografici di mezzadri e contadini della provincia di Pesaro e Urbino, per ricordare le tradizioni, la durezza del lavoro, la rigorosità dell'organizzazione patriarcale delle famiglie, i diversi tentativi per migliorare le proprie condizioni di vita: sullo sfondo, il passaggio di un'economia rurale che diventa industriale.
Estremi cronologici
1913 -1952
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 157
Collocazione
MP/Adn2

Diario da ricordare

Pietro Francini

Il passaggio verso la modernità nell'autobiografia di un pensionato toscano: dopo anni di lavoro agricolo, decide di intraprendere l'attività di venditore ambulante di uova e pollame. Negli anni Cinquanta apre un chiosco ad Asciano, dove lavora la moglie, sostituisce la bicicletta con un'Ape Piaggio e continua a rifornire vari banchi del mercato generale di Firenze. Per tutti resta "l'Ovaio di Siena" sino alla pensione.
Estremi cronologici
1895 -1985
Tempo della scrittura
1997 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 37
Collocazione
MP/06

La mia sveglia era il canto del gallo...Ricordi di una vita

Aldo Fantini

I cambiamenti nella società rurale raccontati da un pensionato emiliano: nato e cresciuto in una famiglia di mezzadri, aiuta sin da piccolo nel lavoro dei campi e, adulto, acquista nuovi macchinari lavorando con i fratelli. Un infarto lo costringe al riposo e a cercare un nuovo impiego: entrato in una ditta di confezioni, coltiva sempre la passione per la natura e l'agricoltura.
Estremi cronologici
1925 -2000
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 115
Collocazione
MP/Adn2